Malga Cuar e Malga Amula passando da Forgaria

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Gemona del Friuli
Solamente attraversando l'abitato gemonese lungo l’arteria principale del centro storico, quanto vi accompagna soddisfa l’occhio e immerge nell’atmosfera cittadina: accolti da Porta Udine, con il Leone di San Marco a ricordare la dominazione veneziana, subito noterete il terrapieno del Duomo, su cui si innalza la chiesa romanico-gotica orgoglio della città. Subito di fronte al duomo sorge palazzo Gurisatti, sede della Cineteca del Friuli che ospita anche l’emeroteca. Proseguendo lungo la suggestiva via Bini si incontra casa D’Aronco, che diede i natali al celebre architetto; palazzo Elti, sede del museo Civico che conserva le opere d’arte recuperate dalle chiese di Beata Vergine delle Grazie e di San Giovanni, rase al suolo dal sisma; e infine il cinquecentesco Palazzo Boton, sede del Municipio.
Lungo vari tratti della via è visibile pure la mole del Castello, ai cui giardini è gradevole salire tramite una scalinata deviando dal percorso, come è interessante visitare tutte le molteplici attrattive della città: dal Santuario di Sant’Antonio da Padova, che ospita ai piani inferiori anche il museo Renato Raffaelli, al museo della Pieve, che conserva il Tesoro del duomo e il registro battesimale più antico del mondo, risalente al 1379; dalla mostra fotografica permanente sul terremoto nel porticato di via Bini fino alla chiesa della Madonna delle Grazie, ricostruita a rudere.
Glemona, Osopo e Artemia vengono ricordate da Paolo Diacono in un famoso passo della “Historia Langobardorum” tra le città fortificate in cui si rifugiarono i Longobardi durante l’invasione degli Avari.
Trasaghis
Trasaghis è un piccolo comune appena oltre il fiume Tagliamento la cui prima testimonianza storica è rappresentata da una chiesa risalente al 1235; nell’attuale frazione di Braulins sorgeva il castello di Bragolino, documentato sin dal 1254 e passato sotto diverse insegne, tra cui quella dei Trasbrug della Carinzia nel 1321 e quella del patriarca Bertrando nel 1336 che ne ordinò la distruzione. Nel 1797 con il trattato di Campoformido Trasaghis fu ceduto con tutto il Friuli Occidentale all’Impero austriaco. In epoca napoleonica fu comune autonomo e nel 1866 fu annesso al Regno d’Italia come parte del Mandamento di Gemona. A Braulins si trova anche, a ridosso di una rupe in prossimità dei resti del castello, la chiesetta di San Michele dei Pagani risalente al XIII secolo, danneggiata dal sisma del 1976 e ripristinata nel 1981.
A Trasaghis era presente una latteria sociale, mentre ad Alesso una turnaria. Lo sbocco lavorativo è rappresentato dalla migrazione, perlopiù stagionale. Essendo che il Tagliamento si attraversava ancora in barca all’altezza di Braulins e Peonis, verso il 1905 ebbe inizio la progettazione di un ponte, la cui costruzione fu avviata nel 1912 e ultimata nel 1916; nel 1917 venne fatto saltare per ritardare l’avanzata austriaca dopo Caporetto. Riparato nel 1919, venne nuovamente distrutto dai partigiani nel 1944 per proteggere la repubblica della Carnia e ricostruito nel dopoguerra. Trasaghis subì gravissimi danni durante il terremoto del 1976 che lesionò gran parte delle abitazioni e depauperò gravemente il patrimonio artistico. È uno dei tre comuni, assieme a Bordano e Cavazzo Carnico, ad essere bagnato dalle acque del lago.
Forgaria nel Friuli
Forgaria nel Friuli è un comune che si estende in una zona collinare tra le prealpi e la pianura, tra la valle del Tagliamento e la valle dell’Arzino. Viene denominata il “balcone del Friuli” per la vista sulla pianura friulana che giunge sino al mare. Anticamente abitata dai Celto-Carnici, fu un importante incrocio viario tra la pianura Padana ed il Norico. Ai Celti seguirono i Romani nel II secolo a.C. come attestano le lapidi ritrovate, e quindi i Longobardi e i Carolingi. L’importanza strategica e commerciale dei luoghi è testimoniata da numerosi castelli costituiti in epoca medioevale, spesso su precedenti analoghe costruzioni difensive e di controllo del territorio. Di alcuni castelli medievali rimangono notevoli resti, come Castel Raimondo, i cui reperti sono esposti all’Antiquarium presso la Sala consiliare del municipio, e il castello di San Giovanni in località Flagogna.
Gli emigranti, che prima andavano a lavorare a Trieste, in Ungheria e Romania, incominciarono a trasferirsi in America del Nord e in Argentina, dove si stabilirono. Fu questa una tendenza che continuò per gran parte del Novecento. Il terremoto del 1976 ha causato gravi danni all’abitato del comune di Forgaria. La ricostruzione è stata sollecita ed ora la zona si presenta rinnovata ed ancora più bella. Nella frazione di Cornino è presente un lago dalle acque smeraldine, oltre alla Casa della manualità rurale “Geis e Riscjei” ospitata nei locali restaurati dell’ex-latteria turnaria.
Torrente Palar
Il torrente Palar, poco distante dalla frazione di Alesso di Trasaghis e dal lago dei Tre Comuni, con le sue acque limpide e cristalline rappresenta la scelta perfetta per trascorrere una giornata di relax e di refrigerio, in alternativa alle spiagge e al traffico delle località balneari. Il primo tratto è sicuramente quello più visitato e facile da raggiungere, dove le acque non sono molto profonde. Per chi cerca invece l’avventura, c’è l’opportunità di scegliere fra diverse pozze raggiungibili arrampicandosi fra i sassi e guadando il fiume nei punti più accessibili. Il livello dell’acqua varia molto a seconda dalle piogge, ma la presenza di tre cascate di altezze diverse lo rende balneabile per quasi tutto il periodo estivo, tra cui quella superiore è alta più di 10 metri e garantisce fantastici tuffi in una pozza smeraldina dove l’acqua normalmente non scende mai sotto i 5 metri. A fare da cornice a questo torrente, l’ambiente tipico delle Prealpi Carniche, con sassi e rocce bianche ed una vegetazione spontanea ricca di acacie, frassini, ornielli e salici.
Torrente Leale
Il torrente Leale, che nasce alle pendici del monte Cuar e Falet, risulta amabile sia per chi cerchi la freschezza dell’acqua pura, sia per chi voglia un’avventura fra le sue rapide, che per chi desideri invece godersi la bellezza del bosco: il suo corso è infatti divisibile in due parti, di cui la prima, quella superiore, è più impervia e pericolosa, mentre la seguente si dimostra più agevole. Se anche al fondovalle il Leale risulta percorribile solo a tratti, più ci si avvicina alla sua foce più si apre in numerose e accoglienti pozze: queste sono spesso contornate da spiaggette su cui si può prendere il sole. Lungo tutto il suo percorso, il torrente è ammantato da una rigogliosa vegetazione boschiva, la cui vista rinvigorisce lo spirito e schiarisce la mente: non mancano poi calette, tuffi e cascate per vivacizzare la situazione. Nella zona vi sono anche numerosi fenomeni carsici: tra gli altri, la grotta nominata la “risorgiva di Eolo”, e quella detta “risorgiva del Col del Sole”, che, nei periodi di forte pioggia, sviluppano delle spettacolari cascate.
Start
Ziel
Wegbeschreibung
Hinweis
Öffentliche Verkehrsmittel
mit Bahn und Bus erreichbar
È possibile arrivare a Gemona con il treno; la stazione ferroviaria è servita da Trenitalia, Micotra e dallo storico treno a vapore. I trail possono essere raggiunti grazie alle ciclabili cittadine. Tutti partono in prossimità del centro storico dove si trovano colonnine per la ricarica e riparazione delle biciclette, box e lavaggio sempre a disposizione dei ciclisti. Tutti i percorsi dedicati alla mtb partono dall'Associazione sportiva e ricreativa L’A.S.eR.Anfahrt
Gemona si trova in una posizione particolarmente fortunata anche per quanto riguarda le vie di comunicazione, infatti è possibile raggiungere la città in svariati modi tradizionali quali:
IN TRENO
Stazione FS di Gemona del Friuli
IN AUTO
Autostrada A23 casello Gemona/Osoppo - Strada statale Pontebbana
IN AEREO
Aereoporto di Trieste
IN BICICLETTA
Ciclabili Alpe Adria (FVG1) - Pedemontana (FVG3) - Tagliamento (FVG6)
A PIEDI
Attraverso il Cammino di San'Antonio
Attraverso il Parco Trail che collega la cittadina alla vicina Austria - Hermagor
IN KAJAK
Fiume Tagliamento per gli appassionati di kajak estremo
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