Giro Baia di Ieranto o Jeranto con Punta Penna e Punta Campanella
Giro della Baia di Ieranto cercando di passare per la maggior parte dei punti più caratteristici.
Questo percorso segue alcune varianti non semplici che si possono sostituire con altre alternative pur mantenendo la spettacolarità del giro.
Per chi è appassionato del genere la maggior perdita, per rendere più turistico l’itinerario, sarebbe la visita alle due grotte: Grotta dei Crapari o Caprari e Grotta di Minerva.
I tempi di percorrenza dipendono molto da quanto si vuol sviluppare … la conoscenza diretta del mare con qualche bagnetto. 🏊♂️
Alla fine, comunque, km lineari e dislivello rendono questa versione dell’escursione una vera escursione e non una semplice passeggiata.
È difficile scovare espressioni appropriate per descrivere la bellezza delle viste! 😉
Autorentipp
Wegearten
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Evitare con copiose piogge recenti.Weitere Infos und Links
Per avere una panoramica completa degli itinerari percorsi e descritti sui Monti Lattari, si può far riferimento al link → Monti Lattari - Penisola Sorrentina - Costiera Amalfitana.
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Ho indicato l’itinerario come «Dog-friendly»: solo la breve deviazione per la Grotta di Minerva non è compatibile con il proprio «amico a 4 zampe».
Start
Ziel
Wegbeschreibung
Premessa
Questo itinerario è stato percorso il giorno 10 maggio 2022, e tutte le osservazioni e considerazioni successive possono valere in pieno solo per quel giorno.
È QUASI tutto su tracciati mappati sulle cartine escursionistiche della zona, sia quella CAI dei Monti Lattari che quelle della serie Costiera Amalfitana di “cart&guide”.
Tutto l’itinerario è inserito in OpenStreetMap e derivati.
Vista tutta questa documentazione di base, basta un po’ di attenzione e non ci si perde neanche se si va per la prima volta come nel nostro caso.
↓
Dalla partenza di Termini abbiamo seguito in discesa il comodo e ben segnalato CAI 339 che passa per Nerano in direzione della Baia di Ieranto.
Si arriva così a un primo punto panoramico sulla baia in corrispondenza di un bivio, dove si può scendere direttamente al mare oppure andare a sinistra per la Torre di Montalto.
Noi abbiamo raggiunto la torre e poi continuato fino all’elevazione panoramica che sta poco dietro in direzione sud-ovest.
Tornati appena sotto la torre, si continua per sentiero (sempre in direzione sud-ovest) che punta all’altra elevazione panoramica da cui si scende in direzione di Punta Penna.
Il sentiero diventa meno evidente, ma ancora ben riconoscibile, nell’ultimo tratto di salita e poi in discesa si può definire una “traccia-calpestio” tra erbe e bassi arbusti.
Con attenzione si vede sempre una linea logica: bisogna stare non lontani dal crinale di sinistra che dà a picco sul mare; e non piegare a destra in direzione del salto sopra la ex cava Italsider.
La pendenza è abbastanza costante e media, e serve attenzione per le caviglie tra qualche pietra irregolare “annegata” tra le erbe.
Pochi metri prima (forse una ventina) del “salto in mare” a Punta Penna, si piega a destra e si raggiunge (mantenendo una distanza di sicurezza sopra la scogliera) il lato sud della ex cava Italsider.
Si attraversa il piatto basamento della cava dove ci sono varie costruzioni (ben identificate dalla cartellonistica presente) e si raggiunge la Spiaggia di Capitiello o Marinella di Ieranto.
C’è un sentiero molto comodo che la raggiunge, ma questa traccia GPS segue una variante per l’ultimo tratto della scogliera che ha un paio di passaggi per nulla semplici.
Dalla bella spiaggia si riprende per ripida scalinata ma con gradini non troppo alti che consentono di salire con poca fatica.
Si riprende un breve tratto della discesa di andata e poco sopra i 200 metri di quota c’è il bivio per la Grotta dei Crapari o Caprari.
Il sentierino di uscita va a sinistra in corrispondenza di un segno rosso e continua segnato da piccoli ravvicinati bolli rossi.
C’è un iniziale traverso di oltre 200 metri, e poi si sale più o meno sulla linea di massima pendenza seguendo sempre i bollini rossi sul ripido.
Si arriva così sotto una fascia rocciosa dove c’è una prima bella grotta, la più profonda e delimitata con più evidenza da muretti: è la Grotta dei Crapari o Caprari e al suo interno c’è un “camino” che lascia intravedere il cielo.
Proseguendo, sopra questa prima grotta se ne trovano altre con muretti e cancelletti di delimitazione.
Ora il sentiero prosegue in direzione della Pineta di San Costanzo, poco prima della quale i bolli rossi si perdono un po’ tra le erbe che aumentano di area rispetto alle roccette.
Qui, per un tratto, abbiamo deciso di puntare direttamente dentro la pineta senza cercare tutti i bolli rossi perché a questo punto la direzione per la Chiesa di San Costanzo è molto chiara.
Ritrovato in breve il sentiero ufficiale, ci siamo poi immessi nel CAI 300 dell’Alta Via dei Monti Lattari e, dalla successiva sella, abbiamo deviato fino alla panoramica Chiesa.
Poi discesa verso Punta Campanella seguendo il così detto “Sentiero di Athena” (che è sempre CAI 300) con una variante verso l’altra vetta (poco più alta) del Monte San Costanzo dove si trova la grande antenna VOR di assistenza al traffico aeronautico.
C’è un sentierino con bolli rossi che guida verso l’area di vetta coperta da antenne – in alcune cartine tutte e due le vette sono indicate come Monte San Costanzo, mentre in altre questa con le antenne è Monte Santa Croce.
Rientrati nel “Sentiero di Athena”, discesa verso Punta Campanella con la parte alta ben camminabile e quella bassa con qualche irregolarità nel fondo che rallenta inevitabilmente il passo.
Nel finale ci si immette nel largo sentiero che arriva da Termini e, all’ultima svolta a destra per la torre di Punta Campanella, ci siamo infilati nella “spaccatura” che conduce in ripida discesa verso la Grotta di Minerva.
Non è un collegamento allo stesso livello dei facili sentieri che arrivano a Punta Campanella e non lo vedo bene per principianti assoluti.
Va bene per escursionisti di media esperienza considerando i vari cordini annodati e la piccola scaletta di aiuto che si incontrano lungo la traccia obbligata.
Qui bisogna tener presente anche gli altri visitatori che si trovano nello “stretto budello” perché c’è sempre qualche rischio di scaricare sassi anche se la traccia a terra è “abbastanza lisciata” dai numerosi passaggi.
Visitata la Grotta di Minerva, siamo andati a Punta Campanella per un ultimo spuntino, e poi rientro a Termini con dolce salita finale.
Hinweis
Öffentliche Verkehrsmittel
mit Bahn und Bus erreichbar
Si può raggiungere Termini in pullman con servizio SITA che esegue un giro delle frazioni Massa Lubrense - Sorrento: link → https://www.sitasudtrasporti.it/orari.
Naturalmente, per questa o altre linee, bisogna fare bene i calcoli dell’orario di partenza dell’escursione lasciando margine in arrivo per cogliere l’ultima corsa.
Anfahrt
Bisogna dirigersi a Massa Lubrense e seguire le indicazioni per Termini.Parken
È possibile parcheggiare in vari spazi nei pressi della piazza centrale di Termini: quasi tutti i parcheggi sono a pagamento.Koordinaten
Buchempfehlungen des Autors
La Costiera Amalfitana da Punta Campanella a Vietri sul Mare – con le mappe dei paesi e oltre 500 immagini
di Gabriele Cavaliere
Officine Zephiro – collana «cart&guide»
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Le 100 Spiagge della Costiera Amalfitana – dove sono, cosa offrono, come si raggiungono
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https://www.giracostiera.com/100-spiagge/
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TAMARI Montagna EDIZIONI
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di Roberto Pellecchia
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Kartenempfehlungen des Autors
MONTI LATTARI – PENISOLA SORRENTINA – COSTIERA AMALFITANA – ISOLA DI CAPRI
Carta dei Sentieri – Hiking Map → Scala 1:25.000 2^ edizione
www.caimontilattari.it – edizioni «il Lupo»
Ottima cartina escursionistica, molto precisa, con sentieri disegnati dopo averli rilevati con GPS.
Sul sito del CAI Monti Lattari sono disponibili per il download tutti i tracciati GPS dei sentieri, con molte interessanti notizie storiche e di ambiente, nonché informazioni su percorribilità ed eventuali chiusure.
L’interfaccia di consultazione è intuitiva ed è molto facile programmare qualsiasi escursione.
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COSTIERA AMALFITANA
mappa dei sentieri 4 venti passeggiate da Positano a Punta Campanella – in scala 1:10.000
Officine Zephiro – collana «cart&guide»
Ci sono varie edizioni di questa serie di cartine con diversi numeri di passeggiate proposte, che sono dettagliate nel retro della facciata riservata alla mappa.
Sul fronte delle cartine è dichiarata la disponibilità online delle tracce GPS, ma alla data di questa escursione non sono ancora disponibili.
Della stessa casa editrice, molto utili le altre mappe dettagliate (di solito in scala 1:5.000) per girare dentro gli abitati delle località più famose.
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Nella categoria mappe elettroniche, in OpenStreetMap e derivati si trova tutto l’itinerario di questa escursione.
Buchtipps für die Region
Kartentipps für die Region
Ausrüstung
Normale dotazione escursionistica.
Molto consigliati sandali o scarpette da scoglio per chi vuol fare il bagno.
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