Croce della Conocchia e Molare-Canino-Caldara da Montepertuso
Escursione molto varia e quasi sempre MOLTO panoramica: se la giornata è con buona visibilità non teme confronti con nessun’altra.
Purché ci sia luce, qui ogni luce è buona per viste spettacolari.
Sicuramente è il giro perfetto … per chi vuole esercitarsi nelle foto in controluce.
È un giro che, anche se non lunghissimo, richiede un certo allenamento per i molti cambi di fondo e di pendenza.
Un buon meteo aiuta ad affrontarlo con le dovute calma e serenità.
Autorentipp
Scegliere assolutamente una giornata con previsioni di buona visibilità: i vostri occhi ringrazieranno!
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La traversata delle tre vette del Monte Sant’Angelo a Tre Pizzi si può fare senza problemi anche in senso contrario – vedi itinerario → Molare, Canino e Caldara da Praiano a Castellammare di Stabia.
Questa seconda versione è di Aprile con più ore di luce e maggiore visibilità sul tratto più difficile, dove ho potuto scattare varie foto per poi preparare una relazione più dettagliata.
Wegearten
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Ho indicato tutto l’anno come periodo consigliato per la percorrenza, ma bisogna tener conto delle indicazioni di sicurezza che sconsigliano la percorrenza del lato nord in periodi con possibile formazione di ghiaccio.
L’escursione di oggi 31 dicembre 2019 è stata possibile ma solo calzando dei ramponcini a catenella per superare i traversi del lato nord del Monte Sant’Angelo a Tre Pizzi.
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Per avere una panoramica completa degli itinerari percorsi e descritti sui Monti Lattari, si può far riferimento al link → Monti Lattari - Penisola Sorrentina - Costiera Amalfitana.
Start
Ziel
Wegbeschreibung
Premessa
Questo itinerario è stato percorso il giorno 31 dicembre 2019, e tutte le osservazioni e considerazioni successive possono valere in pieno solo per quel giorno.
È tutto su tracciati mappati sulle cartine escursionistiche della zona, sia quella CAI dei Monti Lattari che quelle della serie Costiera Amalfitana di “cart&guide”.
Tutto l’itinerario è inserito in OpenStreetMap e derivati.
Vista tutta questa documentazione di base, basta un po’ di attenzione e non ci si perde neanche se si va per la prima volta come nel nostro caso.
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Di seguito dettaglio le mie impressioni per i punti salienti dell’escursione, tralasciando i più noti ed evidenti tratti di sentiero.
Salita alla Croce della Conocchia
Facile e senza problemi (sentieri evidenti e ben segnati) fino in vetta con qualche tratto faticoso se si vuole “spingere forte” nei punti con i gradoni più alti.
Salita al Monte San Michele o Molare
Difficoltà media nel vallone-canale finale che porta alla piccola depressione fra le due cime che rende l’aspetto di questa montagna veramente caratteristico, proprio come un “molare”.
Questo vallone è ripidino ma c’è una traccia a terra non difficile da seguire per qualsiasi escursionista non occasionale.
Raccordo fra il Monte San Michele o Molare e la sella divisoria tra il Monte di Mezzo o Canino e il Monte Catiello o Caldara
Dopo un primo tratto su largo sentiero CAI con tendenza discesa, si esce verso destra in corrispondenza di un tornante sinistro, e si trova subito una tabella in legno fissata al tronco di un albero con l’indicazione di sentiero pericoloso in italiano, inglese, francese e tedesco.
Oggi 31 Dicembre 2019 si poteva definire il sentiero pericoloso senza l’aiuto di attrezzature supplementari per alcuni tratti dal fondo quasi ghiacciato o molto indurito.
Si procede sempre con esposizione nord assolutamente in ombra in questo periodo di sole basso e visibilità non ottimale neanche in una giornata ultra-serena come oggi (inutile far foto in queste condizioni se non si dispone di obiettivi molto luminosi e di qualità).
Fortunatamente avevamo dei ramponcini nello zaino altrimenti saremmo tornati indietro.
In periodi non freddi immagino che sia tutto molto più semplice.
Comunque si tratta di un lungo traverso con leggeri saliscendi tranne qualche breve salto roccioso ripidino ma ben appigliato.
A volte la traccia è abbastanza larga e protetta, ma a volte non lo è quando assume l’aspetto di una quasi- cengia boschiva.
L’ho trovata sempre abbastanza ben segnata con piccoli bolli rossi e qualche freccia, e pure vari nastrini (che chiaramente non possono durare nel tempo come la vernice rossa).
Si arriva così alla base del vallone che porta alla sella divisoria tra il Monte di Mezzo o Canino e il Monte Catiello o Caldara: qui l’impronta a terra del camminamento si nota sempre.
Salita al Monte di Mezzo o Canino
Non è segnata e di fatto non c’è traccia a terra ma è molto logica.
Si va per gradoni e roccette aiutandosi con le mani in vari punti con qualche singolo passaggio che arriva (o quasi) al primo grado.
Salita al Monte Catiello o Caldara
Decisamente più facile della salita al monte di Mezzo o Canino: direi difficoltà media.
I gradoni e le roccette del Monte di Mezzo o Canino diventano “gradoncini” e “roccettine”.
Il trasferimento dalla sella divisoria al punto di attacco della salita può essere “fastidioso” in condizioni invernali come oggi.
Rientro dal Monte Catiello o Caldara sul Sentiero Alto degli Dei
Si continua in discesa la dorsale verso Capo Muro, ed ha le stesse caratteristiche del tratto di salita per la vetta.
In discesa, attenzione alle caviglie.
Chiusura dell’escursione
Tutto facile e molto bello con il primo tratto da godere ancora sul Sentiero Alto degli Dei.
Vista l’erba bassa della stagione invernale, abbiamo preso una scorciatoia altrimenti poco visibile nella parte alta anche se il camminamento è abbastanza largo.
Eventualmente con giro di poco più lungo si segue il sentiero normale che passa nuovamente per la Caserma Forestale.
Hinweis
Öffentliche Verkehrsmittel
mit Bahn und Bus erreichbar
Si può arrivare facilmente a Positano in autobus da qualsiasi direzione con i mezzi SITA, vedi link → https://www.sitasudtrasporti.it/orari.
Poi ci sono servizi interni di trasporto pubblico che possono portare fino a Montepertuso (info sempre su internet), ma è da verificare la compatibilità degli orari di inizio e fine corse con la durata prevista per l’escursione.
In questa uscita, per avere più flessibilità decisionale, abbiamo scelto l’automobile.
Anfahrt
Da Positano imboccare il bivio per Montepertuso tra Via Guglielmo Marconi e Via Corvo, e poi proseguire fino alla zona dello Stadio Vittorio De Sica.Parken
Lungo la strada poco oltre lo Stadio Vittorio De Sica della frazione Montepertuso di Positano.Koordinaten
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MONTI LATTARI – PENISOLA SORRENTINA – COSTIERA AMALFITANA – ISOLA DI CAPRI
Carta dei Sentieri – Hiking Map → Scala 1:25.000 2^ edizione
www.caimontilattari.it – edizioni «il Lupo»
Ottima cartina escursionistica, molto precisa, con sentieri disegnati dopo averli rilevati con GPS.
Sul sito del CAI Monti Lattari sono disponibili per il download tutti i tracciati GPS dei sentieri, con molte interessanti notizie storiche e di ambiente, nonché informazioni su percorribilità ed eventuali chiusure.
L’interfaccia di consultazione è intuitiva ed è molto facile programmare qualsiasi escursione.
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COSTIERA AMALFITANA
mappa dei sentieri 3 venti passeggiate da Conca dei Marini a Positano – in scala 1:10.000
Officine Zephiro – collana «cart&guide»
Ci sono varie edizioni di questa serie di cartine con diversi numeri di passeggiate proposte, che sono dettagliate nel retro della facciata riservata alla mappa.
Sul fronte delle cartine è dichiarata la disponibilità online delle tracce GPS, ma alla data di questa escursione non sono ancora disponibili.
Della stessa casa editrice, molto utili le altre mappe dettagliate (di solito in scala 1:5.000) per girare dentro gli abitati delle località più famose.
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Nella categoria mappe elettroniche, in OpenStreetMap e derivati si trova tutto l’itinerario di questa escursione.
Buchtipps für die Region
Kartentipps für die Region
Ausrüstung
Normale dotazione escursionistica.
Eventualmente portare dei ramponcini leggeri se si vuol affrontare anche il lato nord dell’escursione in periodi con possibile formazione di ghiaccio.
In periodi normali non ci sono particolari problemi tecnici anche se alcuni tratti non sono esattamente da principianti.
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