01_M.te_Quaternà: Val Comelico
Consorzio Turistico Val Comelico
01 – ESCURSIONE DI INTERESSE GEOLOGICO: MONTE QUATERNA’
Ambiente suggestivo formatosi in svariati milioni di anni per una straordinaria successionedi eventi.
Il Monte Quaternà, caratteristico per le tinte nerastro-verdastre e la formapiramidale, dal punto di vista geologico non trova termini di paragone: antico caminovulcanico da tempo inattivo sorge al margine della Regione Dolomitica. Per la suacollocazione e la sua conformazione è stato teatro di scontri durante la Grande Guerra.
Partenza: Rinfreddo (pascolo di Comelico Superiore raggiungibile in auto per strada boschiva)
arrivo: percorso ad anello
Dislivello: 640 mdifficoltà: E
Ore: 4.0
Segnavia: 149, 173 e 148, 146 per la discesa
Punti di apoggio: Malga Rinfreddo, Malga Nemes, Malga Coltrondo
Autorentipp
Escursione facile di grande interesse geologico-naturalistico. Il comodo sentiero che da Malga Rinfreddo sale al Monte Quaternà con segnavia 149 è contornato da quarziti e matapeliti: rocce metamorfiche che costituiscono il basamento cristalllino della regione dolomitica e sono state messe in affioramento qui, ai margini delle Dolomiti, per effettodelle spinte tettoniche.
Per effetto di tali forze endogene polifasiche, particolarmente intense lungoil fascio tettonico della cosiddetta Linea della Val Pusteria (importante linea tettonica su cui si èimpostata la Val Pusteria) appaiono intensamente ripiegate e fratturate.
Il sentiero interseca poi i conoidi detritici che circondano il Monte Quaternà: si tratta di depositipiroclastici basali formatisi durante la successione di esplosioni che hanno accompagnato laformazione dell’edificio vulcanico (verosimilmente uno strato-vulcano).
Il materiale eiettato eraformato da brandelli lavici non ancora consolidati (lapilli e bombe) e ceneri, assieme a porzioni dirocce incassanti (filladi e quarziti). Il materiale, ricaduto sulle pendici del cono vulcanico, è statosottoposto, nell’arco di svariati milioni di anni, all’azione gravitativa e degli agenti esogeni chehanno dato forma alle conoidi detritiche attuali.
Giunti alla Sella del Quaternà, in corrispondenza del bivio fra il sentiero che porta in cima al monte e quello che scende al Passo Silvella, si può osservare un lembo di conglomerato a fiamme rossee verdi: la porzione basale (appena sotto il sentiero) è costituita da ciottoli subarrotondati di quarzoe filladi; la porzione sommitale (presso il bivio, sul sentiero) è formata da ciottoli di quarzo e filladidi diversa dimensione, spigolosi, con vivace colorazione a fiamme.
Si tratta del Conglomerato di Ponte Gardenza, la cui deposizione ha preceduto l’attività vulcanica del Quaternà.
Al di sopra, salendo verso la cima, si nota il passaggio a materiale fino piroclastitico di coloreviolaceo, originatosi in occasione di eruzioni.
Risalendo il sentiero per poche decine di metri di quota, si scorgono affioramenti di andesiti del condotto principale del vulcano, che si estende per circa 1.5 km in direzione NE-SO.
La rocciaverdastra ha tessitura porfirica con massa di fondo microcristallina su cui spiccano fenocristalli neridi anfibolo e pirosseno, e fenocristalli biancastri di plagioclasio.
Si prosegue sino alla cima sempreall’interno del corpo vulcanico andesitico, localmente attraversato da filoni a bande rosse ebianche.
Dalla sommità, sede durante la Grande Guerra di un osservatorio italiano d’artiglieria, si gode diuno splendido panorama a 360°. Si nota verso N-O il truogolo glaciale dell’Alpe di Nemessovrastato dal Monte Rosso (Roteck) la cui sommità è costituita da Arenarie della Val Gardena e Conglomerato di Sesto.
Fanno da sfondo: il Gruppo del Popera e le Dolomiti di Sest a Sud-Ovest,testimonianza di un ambiente di scogliera formatasi in un caldo mare tropicale rigoglioso (Dolomiadello Scilliar e Dolomia Cassiana); i calcari metamorfosati a Nord, con sviluppo Ovest-Est, checostituiscono il confine di stato e, ad Est, segnano il passaggio dalla regione dolomitica a quellapaleocarnica; il Gruppo delle Terze ed il M.te Pupera-Valgrande a Sud-Est, testimonianza di unambiente lagunare, caldo dove si sono depositati i sedimenti oggi identificati come DolomiaPrincipale.
Discesi dalla vetta, dalla Sella del Quaternà si prosegue a sinistra scendendo quindi in direzione diMalga Nemes.
La discesa ci porta attraverso valli di origine glaciale cosparse di erratici, fino ad un importante sito di Torbiera, che deve la sua origine proprio alla storia geologica, sedimentaria.
Wegearten
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- Emergency number 112
Weitere Infos und Links
www.valcomelicodolomiti.it/sentiero-geologico-del-col-quaternaStart
Ziel
Wegbeschreibung
Anfahrt
STRADALE Dal Veneto e Trentino Alto adige:Autostrada A/27 Venezia Belluno - Pian di Vedoia - SS 51 Di Alemagna, Pieve di Cadore, S. Stefano di Cadore, Comelico Superiore;
Autostrada A/22 Verona - Bolzano - Uscita Bressanone - SS 52 Brunico - San Candido -Passo Mone Croce Comelico;
Dal Friuli Venezia Giulia: Autostrada A/23 Trieste - Udine - Uscita Carnia - Tolmezzo - SS 355 Val Degano per Sappada - S.Stefano di Cadore, Comelico Superiore.
IN AUTOBUS Da tutte le principali località del Veneto e giornalmente da Trieste e Bolzano.
FERROVIA Calalzo di Cadore (BL) Stazione terminale delle tratte ferroviarie Padova - Belluno e da Venezia, inoltre San Candido (BZ) con sbocco da Lienz (Austria) Bolzano Verona - Brennero Austria.
IN AEREO Gli aeroporti piu' vicini sono Treviso Antonio Canova - Venezia Marco Polo - Verona Villafranca.
DISTANZE Da Venezia km.164 - Da Padova km.185 - Da Milano km.417 - Da Bologna km.301 -Da San Candido km.24 - Da Trieste 183 - Da Roma 675.
Parken
Parcheggio presso la Malga Coltrondo o il Rifugio RinfreddoKoordinaten
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